Dall’ 1 al 3 ottobre presso lo storico teatro di Napoli
Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri
NAPOLI – Il 1° ottobre torna il coreografo partenopeo Nyko Piscopo, giovanissimo ma già molto attivo in ambito internazionale. Piscopo, danzatore stabile presso il Teatro Moravo di Olomouc e il Teatro Nazionale Croato a Rijeka è già stato ospite al Piccolo Bellini con la sua creazione, “Sweet Swan Sway!”, in cui indagava, attraverso la danza, i turbamenti esistenziali e le insicurezze femminili; il lavoro ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica prima di approdare su importanti palcoscenici internazionali. Anche con l’attuale spettacolo “Puppenspieler”, che in tedesco vuol dire “burattinaio”, sceglie di affrontare un tema esistenziale, quello dell’identità. Giocare in libertà, senza stereotipi ed etichette prestabilite. Questa è la condizione che è stata negata a Clara e che ella stessa rivive per ricostruire il proprio percorso da bambina a donna. Non uno, ma tanti schiaccianoci a cui sono legate esperienze sconvolgenti ed importanti e che ricostruiranno l’identità di una persona libera da stereotipi di genere, alla quale piaceva solamente vivere senza etichette. Partendo dal racconto lo “Schiaccianoci e il re dei topi” di E.T.A. Hoffman, Piscopo affronta il tema dei giocattoli gender neutral. Il focus è rivolto alla relazione tra la persona ed il giocattolo, proprio come Clara e lo Schiaccianoci, l’intento è quello di mettere in relazione i danzatori con il mondo infantile partendo dalle prime esperienze e scelte (durata 50 minuti).
Il 2 ottobre su progetto di creazione coreografica collettiva con le compagnie “Borderline Danza” – “Balletto Teatro di Torino” per la regia e coreografia di Nicoletta Cabassi e Claudio Malangone, presentano “La Settima”. La celebre Sinfonia nasce fra l’autunno 1811 e il giugno 1812. Questa la definizione di Richard Wagner a proposito della Settima: “Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali». I coreografi Claudio Malangone e Nicoletta Cabassi, testimoni di assoluto prestigio della danza contemporanea italiana, creano rispettivamente e separatamente sullo stesso tema e sulla stessa partitura musicale, ma su movimento musicale e danzatori diversi (movimento 1 e 2 Malangone per Borderline, movimento 3 e 4 Cabassi per BTT). Un viaggio che trae ispirazione tra ciò che vediamo e ciò che immaginiamo per condurre in un luogo intimo e caloroso che scava nella complessità sociale per mostrare l'invisibile dietro ciò che è palpabile. Un percorso dove video e parola contribuiscono a creare flussi di immagini che espandono il corpo in azione ed infinite espansioni, come finestre su altri mondi, linee di fuga, imprevedibili tracciati, universi non esistenti attraverso un gioco continuo di costruzione- decostruzione della realtà. Lo spettacolo presenta scene di nudo integrale (durata 45 minuti). Lo spettacolo ha debuttato a luglio presso “Acqui Terme Festival Internazionale della Danza”.
Il 3 ottobre è di scena un trittico di grandi firme in una fusione di neoclassico e contemporaneo, una serata all'insegna della danza internazionale in una grammatica del movimento che spazia dalla tecnica classica fino alle contaminazioni del tanztheater tedesco. Il primo, “Unknown Woman” è il lavoro con cui Mauro Astolfi, coreografo fondatore di “Spellbound Contemporary Ballett”, racconta il rapporto che ha con l'arte e la creazione: “È un racconto serio e immaginario allo stesso tempo - dice Astolfi - un raccoglitore di memorie e di pensieri di tutto ciò che è accaduto in 20 anni”. La seconda pièce è “Affi”, una delle creazioni di maggior successo internazionale di Marco Goecke. Il potente assolo, giocato sulla prestanza fisica di un corpo agitato da fantasmi interiori è nel repertorio di prestigiose compagnie internazionali e andato in scena in tutto il mondo: “Sfuggire dal corpo – confessa Goecke - scappare dai propri limiti è quello che cerco di fare con i movimenti veloci del mio vocabolario”. Il terzo lavoro “...Di amore e di altro...”, sulle musiche di J.S. Bach, è firmato dal coreografo Edmondo Tucci, già primo ballerino del Teatro di San Carlo, il cui stile virtuoso e dall'alto valore tecnico propone una danza dalle linee eleganti e dal forte impatto emotivo (durata 50 minuti).
Orari spettacoli: feriali h. 20:30, domenica h. 18:00
A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)