Nella foto la fashion designer Elisabetta Franchi (…)
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22.02.2018 - 10:440
Aggiornamento: 01.10.2018 - 16:00

Se loro potessero parlare…

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MILANO-“Sono indignata e profondamente addolorata per quello che sta accadendo ai cani randagi in alcune regioni di Italia, in Sardegna, Calabria, Campania, Puglia ed in particolare modo in Sicilia, dove il randagismo non è stato gestito adeguatamente dalle autorità competenti.

Purtroppo in queste regioni il fenomeno è fuori controllo, basti pensare che sul territorio siciliano, i cani senza famiglia e non detenuti in canile, nel 2016 sarebbero 39.450 a fronte di sole 5.266 sterilizzazioni effettuate. Nella sola provincia di Agrigento sempre nel 2016 la popolazione canina vagante sul territorio è stimata in 2.500 cani e sono state effettuate solo 187 sterilizzazioni. Un numero davvero esiguo*.

Questi avvenimenti registrati negli ultimi giorni in provincia di Agrigento che hanno acquisito una grande rilevanza mediatica, ritrovandosi in primo piano tra i fatti di cronaca, parlano di strage di massa di queste povere creature senza parola.

Non bisogna dimenticare però che queste barbarie come l’avvelenamento, le torture e l’impiccagione sono fatti che accadono all’ordine del giorno. Le principali associazioni animaliste come LAV, Le.I.D.A.A., OIPA e LNDC, si stanno battendo per fermare queste atrocità.

Esistono due leggi che prevedono anche delle sanzioni pecuniarie: una nazionale n.281 del 14 agosto 1991 e una regionale del 3 luglio 2000 n.15, che regolamentano la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, secondo le quali i cani randagi, recuperati dalle strade, devono essere affidati ai rifugi sanitari pubblici e convenzionati e, nel caso in questi non ci sia ricettività sufficiente, sterilizzati, identificati e rimessi in libertà. MAI SOPPRESSI.

Mi unisco alla LAV, che sta predisponendo una denuncia contro ignoti e pretende indagini accurate affinché i responsabili di questi crimini siano individuati e finalmente puniti.

FACCIO APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA – MUSUMECI – CHE OLTRE AD AVER ADERITO AL PROGRAMMA LAV, HA DICHIARATO DI VOLER ADOTTARE DEGLI STRUMENTI LEGISLATIVI E AMMINISTRATIVI NECESSARI PER RENDERE PIU’ EFFICACE LA LOTTA AL RANDAGISMO, COSI’ DA METTERE FINE UNA VOLTA PER TUTTE A QUESTA CARNEFICINA”.

redazione: fashionchannel.ch – A cura di: Negri Firman

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