Nella foto l’entrata del Centro Esposizioni di Lugano, dove si sarebbe dovuta svolgere la manifestazione (…)
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18.04.2018 - 06:530
Aggiornamento: 01.10.2018 - 16:10

Organizza la super fiera, ma poi non si fa più trovare

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LUGANO – Che pasticcio attorno alla seconda edizione della Swiss Beauty Expo di Lugano. L’evento si sarebbe dovuto svolgere inizialmente a febbraio, al Conza. Poi è slittato a sabato 21 aprile. Infine, il posticipo “forzato” a settembre. Sullo sfondo, diversi espositori inferociti. Perché l’organizzatore, pur avendo intascato le loro quote di iscrizione, da giorni si renderebbe irreperibile al telefono.

Una “prima” da paura – Già la prima edizione della manifestazione, nel 2017, aveva suscitato un polverone. Con personale non pagato e premi fantasma. Il bis della fiera internazionale della cosmetica ed estetica professionale promette ancora peggio.

Niente anticipi – Tanto per cominciare l’organizzatore non ha mai versato alla Città la cifra pattuita per l’affitto del Conza. Non solo. Nemmeno la ditta che si occupa dell’allestimento, nota azienda specializzata del Bellinzonese, avrebbe ricevuto l’anticipo dovuto. Un atteggiamento poco serio che ha bloccato l’intero progetto.

Ecco come è riuscito a convincere le autorità – Ma come è possibile che un simile personaggio, visto il flop della prima edizione, abbia potuto anche solo tentare di organizzarne una seconda? «Il fatto – spiega Fabio Schnellmann, capoufficio del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi – è che questo signore ha “usato” come promotrice un’imprenditrice di Lugano. Si è presentato con lei nei nostri uffici. E la signora in questione aveva tutti i conti in regola».

Documentazione valida “sulla carta” – Eppure, le autorità luganesi erano già a conoscenza dei trascorsi poco felici del soggetto. «Sì. Ma nonostante i nostri dubbi, giuridicamente non c’erano gli estremi per una bocciatura del progetto. La documentazione era valida».

Una brutta gatta da pelare – Ora, però, la Città si ritrova con una brutta gatta da pelare. «Nelle scorse ore siamo riusciti a raggiungere questo personaggio. Gli abbiamo chiesto di restituire il denaro agli espositori che non sono intenzionati ad attendere la nuova data della fiera, a settembre».

Fonte tio.ch

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