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Arte e Cultura
05.11.2018 - 14:370
Aggiornamento: 15:46

A Zelig Cabaret i migliori comici monologhisti

Le rubriche di fashionchannel.ch: “ARTE e CULTURA”, alla scoperta di di artisti, mostre e spettacoli

MILANO – La stand up comedy è un genere che sta prendendo piede in Italia, riempiendo i locali di tutto il paese con un pubblico sempre più numeroso e avido di monologhisti di stampo anglosassone. Pochi ingredienti: un palco spoglio, un cono di luce, l’unico attrezzo di scena è un microfono. Il comico porta in scena se stesso, la sua vita di tutti giorni, il suo personale punto di vista, trascinando con il proprio monologo anche il pubblico più distratto.

Milano, da sempre città “comica”, fa da apripista a questo genere e Zelig non poteva che cogliere al volo la nuova tendenza continuando nel suo ruolo di attenzione e accoglienza di tutto ciò che si muove nel mondo della comicità. 
Con la preziosa collaborazione dell’agenzia di spettacolo Aguilar Entertainment, dal prossimo 8 novembre, Zelig Cabaret ospita le riprese di otto speciali puntate di stand up comedy, che andranno in onda su Zelig TV.

Giorgio Magri, Sarà sul palco di Italian Stand Up con lo spettacolo “La tocco piano, morte razzismo e altre amenità”

Originario di Milano Giorgio Magri è il primo e unico rappresentante della insult comedy (letteralmente “comicità dell’insulto”) in Italia, un genere che vede nei giganti Groucho Marx e Don Rickles i suoi alfieri. Battute politicamente scorrette e black humour spietato, ma per dirlo con parole sue: «Non c’è odio ma sberleffo, io prendo in giro soprattutto me stesso». 

Fa parte del collettivo Melamarcia, ha partecipato alla seconda stagione di Natural Born Comedians e alla quarta di Stand-up Comedy, entrambi programmi di Comedy Central. (canale 124 Sky).

“Giorgio Magri è l’unico comico in grado di spogliare i propri insulti dall’astio e dal giudizio” (F. Menichella, GQ Italia). 
“Giorgio Magri è il più scorretto tra gli stand-up comedian” (Rosanna Scardi, Corriere Della Sera, Bergamo)

Nello spettacolo di Daniele Raco si parla di verità. É ancora di moda dire la verità? Oppure ormai viviamo dentro la menzogna? In un mondo così dire la verità è un grande atto rivoluzionario. Questa è l’essenza dello spettacolo, le innegabili verità sulla vita che viviamo raccontate con gli occhi di un novello Ulisse che torna alla sua Itaca dopo un viaggio molto pericoloso.

Daniele Raco si definisce stand up comedian da sempre, ben prima che fosse una moda, infatti vorrebbe essere Bernie Mac ma è americano come Nando Moriconi. Definirlo con una sola parola è riduttivo, la più ricorrente è risultata essere “Grasso” lui ride e ci fa su un libro. Altri lo vogliono “Pigro” lui torna in palestra e a 40 anni si trasforma in pro wrestler.

All’accusa di non sapersi vestire risponde di non riconoscersi nella moda. La verità è che mangia male e ha spesso lo stomaco in cattivo arnese, ha mille pensieri tutti insieme, prende fuoco con estrema facilità. L’altra parola spesso usata per definirlo è “Vero”

Daniele è uno che non le manda a dire. Odia i fighetti, i finti intellettuali, i depravati, lo spreco del talento, l’assenza di talento. Daniele è giovane e vecchio al medesimo tempo e riesce a farsi capire da tutte le generazioni. In TV ci va col contagocce, chissà mai perchè.

Lui ci patisce ma alla fine sa che è dal vivo che si vede il vero stand up comedian e lui da vero comedian di razza ama visceralmente il piccolo palco del club o del teatrino di periferia che sono la sua vera dimensione e quando parte è davvero difficile da contenere.

Il calendario delle serate di registrazione televisive si sviluppa in 4 serate: giovedì 8 – 15 – 22 – 29 Novembre.

Redazione Spettacoli

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