J._Charrière_Towards_No_Earthly_Pole__2019_©Julian_Charrière__ProLitteris_2019__Zurich
ARTE/CULTURA
23.01.2020 - 16:000

Al Lac di Lugano la mostra ispirata dai climi gelidi

Attraverso la mostra "Towards No Earthly Pole" il MASI rende omaggio all'artista svizzero Julian Charrière, tra i pìù innovativi della sua generazione.

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LUGANO - La mostra prende nome dall'ultimo omonimo progetto di Charrière, un film iniziato nel 2017 e realizzato in alcuni dei luoghi dai climi più difficili al mondo, tra cui i ghiacciai svizzeri del Rodano e dell’Aletsch, il Monte Bianco, l'Islanda e la Groenlandia. Il progetto verrà presentato in anteprima al MASI. Toccando la storia della scienza, lo sviluppo della cultura dei media, il romanticismo dell'esplorazione e la crisi ecologica contemporanea, in questa mostra Charrière rivolge l'attenzione ai legami tra storia coloniale e ambientale, offrendo al tempo stesso ampie riflessioni sul pathos dell'immaginario geografico contemporaneo. Il progetto espositivo sarà in seguito presentato, in una versione riadattata, all’Aargauer Kunsthaus di Aarau e al Dallas Museum of Art. 

L'artista
Nato a Morges, in Svizzera, nel 1987, Julian Charrière attualmente vive e lavora a Berlino. Nel 2011 frequenta l’Institut für Raumexperimente (Istituto per esperimenti spaziali) dove è studente di Olafur Eliasson. Durante la sua carriera Charrière ha esposto il suo lavoro - sia individualmente che come membro del collettivo d'arte ‘Das Numen’ a Berlino - in musei e istituzioni di tutto il mondo. Tra questi: Parasol Unit Foundation for Art di Londra, Regno Unito; Musée Cantonal des Beaux-Arts di Losanna, Svizzera; Centre Culturel Suisse di Parigi, Francia; Palais du Tokyo, Parigi, Francia; Haus der Kulturen der Welt di Berlino, Germania; Kunsthalle Wien di Vienna, Austria; Neue Nationalgalerie di Berlino, Germania; Reykjavik Art Museum, Islanda; Museum of Contemporary Art di Tokyo, Giappone; la Biennale di Kochi-Muziris, India, la 12a Biennale di Lione, Francia e la 57a Biennale di Venezia, Italia. Attualmente ha inaugurato la sua prima mostra personale in un’istituzione italiana, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Charrière è stato insignito di numerosi premi prestigiosi tra cui il Kiefer Hablitzel Award durante gli Swiss Art Awards, nel 2013 e nel 2015, e il Kaiserring Stipendium für junge Kunst nel 2016.

Redazione Cultura

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