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ARTE/CULTURA
06.07.2020 - 18:000

Antonia Jannone Disegni di Architettura presenta Elisa Montessori a Pietrasanta

Antonia Jannone Disegni di Architettura riapre la sede di Pietrasanta con una personale di Elisa Montessori, presentando una selezione di acquerelli e carte di ispirazione orientale.

Le rubriche di fashionchannel.ch: “ARTE e CULTURA”, alla scoperta di di artisti, mostre e spettacoli

La mostra racconta la grande passione di Elisa Montessori per suono, segno, carta e calligrafia, andando a riassumere i caratteri principali della sua produzione, l’interesse per l’esoterico e per lo spirituale e il profondo studio dell’arte cinese e della cultura orientale.

Elisa Montessori (Genova, 1931) si laurea in lettere all’università di Roma e nel 1951, a soli vent’anni, ottiene la sua prima personale alla galleria Fiorani di Roma. Nel 1982 partecipa alla XL Biennale di Venezia “Aperto ‘82/tempo”, a cura di Tommaso Trini, l’anno successivo alla XVII Biennale d’Arte di San Paolo e nel 1989 partecipa con una personale al XXXII Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel 1993 espone al Palazzo delle Esposizioni di Roma e nel 2006 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2007 presenta alla Biblioteca Angelica – Galleria Angelica di Roma un centinaio di volumi “ibridi”: libri di piccole e medie dimensioni, taccuini, quaderni e album. Nel 2009 partecipa alla 53 Biennale di Venezia “Fare Mondi/Making Worlds” diretta da Daniel Birnbaumb. Vive e lavora a Roma.

Hanno scritto su di lei: Anne Marie Sauzeau Boetti, Maria Vittoria Marini Clarelli, Laura Cherubini, Martina Corgnati, Costantino Dardi, Arianna Di Genova, Nadia Fusini, Tatiana Giovannetti, Giovanni Iovane, Filiberto Menna, Franco Moschini, Italo Mussa, Maura Picciau, Francesco Purini, Claudia Terenzi, Barbara Tosi, Livia Velani, Marisa Vescovo...

«La pittura di Elisa Montessori è una festa per gli occhi. Ma alle feste non si pensa: non se ne ha il tempo. Qui pensiero ce n’è tanto. Ed altro ancora… Chi non ama le cose non ha cuore. Le cose che ci sono vicino o che ricordiamo con diversi sentimenti s’intrecciano alla nostra vita come e quanto le persone. E stanno là. Basta ricordare. E allora, a volte, dalle forme… Si ha musica. Elisa, quanti ricordi, vicini e lontani. E quanta musica. Brava!». Fabrizio Dentice, 2010

Accompagna la mostra il video di Mara Chiaretti.

Redazione Cultura

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