DANZA & BALLETTO
27.10.2022 - 20:000

La Traviata, Maria Callas il mito

A cura del Balletto del Sud con le coreografie di Fredy Franzutti

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

CATANZARO - Il Balletto del Sud, presenta, in occasione dei 100 anni dalla nascita del soprano greco Maria Callas, lo spettacolo: “La Traviata, Maria Callas il mito”, con le coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Giuseppe Verdi e Yannis Xenakis.

Maria Callas morì nel suo appartamento parigino,  al 36 di Avenue George Mandel,  il 16 settembre 1977, per cause non ancora stabilite tra voci di suicidio, drastico dimagrimento e insonnia cronica, che l’aveva costretta ad assumere dosi sempre più massicce di psicofarmaci. Lo spettacolo procede immaginando che, negli ultimi drammatici momenti della sua vita, la Divina – sotto l’effetto dei pesanti psicofarmaci – sovrapponga, in un incubo, la sua vita a quella del personaggio di Violetta Valery, protagonista de La traviata, uno dei ruoli che più ha evidenziato il successo popolare della grande artista, anche grazie alle repliche del 1955 al Teatro alla Scala con la regia di Luchino Visconti.

Entrambe destinate a morire abbandonate, malate, sofferenti e sole in un appartamento di Parigi con l’unica compagnia della cameriera. Per esaltare il momento angosciante e onirico, il coreografo Franzutti affianca alla musiche di Giuseppe Verdi quelle del compositore greco della grande avanguardia, Yannis Xenakis (coevo di Callas). Le sue celebri e dissonanti architetture sonore, che rielaborano la tragedia classica, concorrono a creare le atmosfere drammatiche prodotte dalle allucinazioni, illusioni e deliri della Divina Callas.
Il questo incubo il soprano, non solo soffre per l’abbandono dell’armatore Aristotele Onassis, ma rivive anche altri drammatici momenti:  come l’ispezione dei nazisti nella sua casa di Atene, l’aborto a cui fu indotta da Onassis dopo il ripetuto e crudele rifiuto di sposarla, e altri momenti della sua vita che, come si dice, scorre davanti agli occhi di chi sta per lasciarla. 

I costumi dello spettacolo sono ricostruiti grazie a preziose immagini fotografiche, sia della Callas nei ruoli che l’hanno resa celebre, che della sua vita privata  fuori dalle scene. Lo spettacolo che fin dalle sue prime repliche del 1994 (la versione definitiva è del 2007, realizzata con un supporto speciale della Provincia di Lecce in occasione dei 30 anni dalla morte) ha avuto successo di pubblico e critica,  ha ricevuto nel 2010 un riconoscimento, una medaglia d’Argento dal Comune di Sirmione, come evento di qualità per le celebrazioni di Maria Callas.

“Per quanto riguarda Franzutti vi è da dire che la genialità non è acqua fresca. Ed il suo talento, che posso dire di essere stato uno dei primi a notare, ci regala spettacoli di grande efficacia, che non solo riportano il pubblico a frequentare il balletto, ma indagano con eleganza e coscienza su pagine della cultura dell’uomo riportandoci al piacere della riscoperta.” Michele Nocera – collezionista e biografo ufficiale di Maria Callas.

Lo spettacolo debutta il 28 ottobre al Teatro Politeama di Catanzaro, nel programma del Festival D’Autunno. Nel doppio ruolo di Violetta Valery e di Maria Callas danza Nuria Salado Fustè, in quello di Alfredo Germont, Matias Iaconianni, Giorgio Germont è interpretato da Carlos Montalvan. Con loro, in scena, i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud (a seguire sarà al Teatro Apollo di Lecce, sabato 12 e domenica 13 novembre). L’edizione del 2022 è realizzata in coproduzione con il Festival D’Autunno del Teatro Politeama di Catanzaro.

Il Balletto del Sud è il più importante organismo di produzione di danza del sud Italia. La compagnia, diretta dal 1995 dal coreografo italiano Fredy Franzutti, ha modificato la percezione della danza nella città di Lecce e nella Puglia. L’organico stabile è composto da 28 elementi, provenienti da tutto il mondo. Il Balletto del Sud ha un repertorio vario di 45 opere che spaziano dai progetti di ricostruzione filologica, alle rivisitazioni creative dei classici, alle produzioni create da Franzutti. Le molteplici tournée, in Italia e all’estero, annoverano importanti teatri e festival per un totale di circa 100 spettacoli ogni anno. L’attività si arricchisce di collaborazioni con orchestre, musicisti, scenografi, costumisti, attori, e personaggi dello spettacolo che hanno contribuito al successo riconosciuto dalla critica e dal pubblico.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

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