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03.07.2015 - 18:290
Aggiornamento: 01.10.2018 - 15:36

Le nostre interviste esclusive: Alessandra Roggia

Domande a personaggi del mondo dello sport, spettacolo e dello showbiz

Alessandra, modella, fotomodella, presentatrice e ?

Sono passati circa dieci anni, da quando ho riposto il mondo della moda e della televisione, nel cassetto dei miei ricordi: è stato un periodo della mia vita molto divertente, entusiasmante; il mio carattere energico e spumeggiante è stato determinante, dal momento che occorrono molta grinta e spavalderia per stare sotto ai riflettori. Non è di certo un ambiente facile da vivere: gli orchi sono sempre dietro l’angolo, e l’ invidia delle persone che hai accanto non è così semplice da gestire. Per mia fortuna, sono sempre stata molto attenta ed intuitiva, scegliendo accuratamente le mie amicizie, e collaborando solo ed esclusivamente con professionisti seri, mai improvvisati.

Il mio desiderio di comunicare, di rapportarmi con la gente, di raccontare le mie esperienze e quelle delle persone che mi circondano, mi ha spinta a cimentarmi, nel 2012, nel mondo della scrittura. Ad oggi, ho pubblicato due libri: un romanzo ed un saggio. E mi sento decisamente appagata nel ruolo di scrittrice.

Il tuo percorso artistico è molto vario, in questo momento della vita come potresti descriverti?

Sicuramente negli ultimi anni sono maturata molto, ma questo è  fisiologico: a vent’anni si hanno determinati sogni; a trenta le ambizioni cambiano, si va alla ricerca di emozioni più profonde, più concrete.

Oggi sono una persona più completa, meno superficiale. La vanità adolescenziale che caratterizzava il mio rapporto con telecamere e passerelle, ora, ha ceduto il posto ad un concetto di bellezza assolutamente diverso, più autentico… vissuto come “condimento” della mia persona, non come “biglietto da visita”.

Ho trattato proprio questa tematica nel mio primo romanzo, “Trenta come noi”, e, da allora, ho compreso l’importanza che ha per me la scrittura: è questa l’unica forma d’arte che riesce a rappresentarmi in pieno; la sola, che mi da modo di trasmettere agli altri la parte più vera di me.

C’è uno spazio ideale in cui preferisci lavorare?

Non esistono luoghi particolari per uno scrittore: ogni posto, solitario o affollato, può assumere immenso valore, se occupato dalla giusta ispirazione.

Le tue basi culturali, le tue origini, influenzano il tuo percorso artistico?

Conosco molte persone che nascono nella stessa famiglia, hanno stili di vita pressoché simili, crescono nella medesima città… ma poi prendono strade completamente diverse! Credo piuttosto che nella storia di ognuno di noi, possano verificarsi degli eventi, o dei singoli episodi, che ci spingano ad imboccare un percorso piuttosto che un altro.

 Per quanto mi riguarda, sono certa che estro ed ecletticità siano un regalo genetico di mia madre; l’ “opera” completa, invece, credo sia frutto di più esperienze di vita.

C’è una figura femminile reale o non reale che ammiri in modo particolare?

Provo immensa stima ed ammirazione per tutte le donne impegnate nel sociale: non esiste persona migliore di quella che dona anima e corpo per aiutare il prossimo, per rendere l’ambiente che la circonda più vivibile, praticando, ad esempio, volontariato, o istituendo centri d’ascolto e case di accoglienza per coloro che vivono in condizioni disagiate.

 Negli ultimi anni molte donne hanno trovato il coraggio di denunciare violenze fisiche e psicologiche  grazie ad una comunicazione molto forte ed efficace riguardante questo triste fenomeno: ecco, la figura femminile che ammiro maggiormente è proprio quella che è in grado di cogliere i segnali d’allarme di una società sempre più malata e compromessa, e di trasmettere fiducia e protezione a chi, purtroppo, non ha voce.

Hai un’icona di stile?

Adoro Megan Fox! Credo abbia un carisma inimitabile ed una bellezza senza rivali. Mi piace moltissimo il suo look, molto sexy e femminile. Come lei, non potrei mai rinunciare ai capelli lunghi, ad un make up ben curato e ad abiti dalla scollatura profonda abbinati a tacchi altissimi.

Quali sono gli oggetti fashion indispensabili per te o a cui sei molto legata?

Come il 90% delle donne, ti rispondo: “le scarpe”! Sandali, décolletées o stivali, l’importante è che abbiano minimo 12 cm di tacco. Poi, indispensabili sono i jeans, aderenti e a sigaretta; infine, amo molto gli abiti, ne ho di ogni genere: corti, al ginocchio, dai colori neutri o super colorati.

Quali obiettivi hai per il futuro e per la tua carriera?

Desidero continuare a scrivere, cimentandomi di volta in volta in generi e stili sempre diversi. Ho già in mente due o tre lavori del tutto nuovi, per me.

Mi piacerebbe farmi conoscere in tutte le mie “sfaccettature”: fino ad ora ho pubblicato un romanzo (Trenta come noi), un saggio (Progresso o regresso?) e mi sono occupata di una rubrica, dedicata agli animali,  all’interno di una rivista (Stella Magazine). Ma amo anche la poesia…

C’è infine un altro obiettivo che vorrei raggiungere: scrivere la sceneggiatura di un film.

Per te scrivere é?

Libertà, fantasia, relax.

Chi vorresti in particolare leggesse un tuo libro?

Non mi rivolgo ad una tipologia di lettore in particolare… e questo mi sta portando molte soddisfazioni! Alle mie presentazioni, ad esempio, puoi incontrare ragazzi molto giovani, adulti, ma anche persone anziane: è bellissimo unire più generazioni e confrontarci tutti insieme sulle tematiche che trattano i miei lavori. Quando un discorso accomuna più fasce d’età, la stessa scompare, lasciando il posto all’essenza di un ragionamento.

 Nel nostro quotidiano, ormai, risulta molto difficile chiacchierare, a proposito di un argomento, con persone provenienti da mondi molto diversi e/o lontani dal nostro. Alle presentazioni dei miei libri potete trovare più generazioni a confronto, e vi assicuro che è davvero entusiasmante ed istruttivo. Ogni volta, infatti, apprendo qualcosa di nuovo.

L’esperienza più appagante finora?

Senza dubbio la vittoria del Premio Olmo 2014!

Quando il patron di questa prestigiosa manifestazione culturale, Lelio de Sisto, mi ha comunicato che il mio saggio “Progresso o regrersso?” (Ed. Progetto Cultura), era stato scelto come opera vincitrice per la sezione “Leggendo Leggendo”, ho provato un’emozione fortissima! Il mio saggio è stato pubblicato a maggio… a novembre ero sul palco, insieme a personaggi illustri, a ritirare il mio trofeo! Una sensazione davvero inspiegabile!

Tre cose che non sopporti… e tre cose che invece vorresti esistessero..?

Non tollero la cattiveria gratuita.

Provo un senso di rabbia indescrivibile quando vengo a conoscenza di atti di violenza verso gli animali, i bambini, le donne.

Non sopporto le persone dalla mente chiusa: quelle che non sono mai uscite dal proprio guscio esistenziale, che non sanno cosa significhi evolversi.

Tre cose che vorrei esistessero?

1) La macchina del tempo: per poter rivivere i momenti più belli della nostra vita, viaggiando nel passato; e per avere la possibilità di abbracciare nuovamente le persone care che abbiamo perduto.

2) Vorrei che in Italia esistesse una classe dirigente dalla sana condotta morale.

3) Mi piacerebbe che venisse ripristinato il baratto. Un mondo senza soldi sarebbe fantastico.

A tuo avviso, qual è il più grande pregio e quale il tuo più grande difetto?

Il mio più grande pregio è l’empatia.

Il mio più grande difetto è l’eccessiva sensibilità… ma ci sto lavorando!

Cosa NON deve fare un uomo per conquistarti?

Non deve essere egocentrico! L’uomo troppo pieno di sé non mi piace… e non mi piace quando si veste troppo “alla moda” o cura eccessivamente il suo aspetto. La vanità lasciamola alla donna…

Inoltre, non mi piace colui che ha preso troppo in parola la cosiddetta “par condicio”: pari diritti, certamente, ma ricordiamoci che la donna è la principessa della coppia!

Esiste una figura alla quale ti ispiri o ti piace pensare come rappresentante del mondo femminile?

Ammiro moltissimo Michela Vittoria Brambilla: io adoro gli animali, e Michela è di sicuro la portavoce di tutti coloro che non hanno i mezzi per aiutarli concretamente.

Con sensibilità e determinazione, ha saputo portare avanti delle cause molto importanti: è di questi giorni, ad esempio, la notizia sulla chiusura definitiva di Green Hill. E’ stata davvero formidabile!

Inoltre, mi piace molto il suo stile: è una donna molto elegante e trovo abbia un’allure speciale, che la contraddistingue da tutte. Poi… sono in poche quelle che riescono a portare i capelli rossi, un colore simbolico che valorizza gli animi carismatici e determinati come il suo.

Trovo sia un mix di carattere, simpatia, finezza, sensibilità e bellezza: di sicuro, un esempio da seguire!

Oltre all’attività artistica quali sono i tuoi interessi?

Nel tempo libero, mi dedico al volontariato presso il canile della mia città: porto i cani a fare lunghe passeggiate, dedicando loro amore e cure.

Sono molto portata per lo studio delle lingue straniere; per lavoro, parlo quotidianamente l’Inglese, ma conosco anche il Francese, il Tedesco ed ho da poco terminato un corso base di Cinese.

 Ho una passione sfrenata per il mondo delle essenze: sono capace di passare ore tra gli scaffali di una profumeria, alla ricerca della fragranza che possa esprimere maggiormente il mio stato d’animo del momento… per me, è una vera e propria ossessione!

Amo molto l’astronomia: quando ero piccola, il mio sogno era diventare un’astronoma… poi con la media del 5 in matematica e fisica ho capito che forse quella non era la strada giusta per me! Ma appena posso, seguo corsi per astrofili e leggo libri che trattano questa scienza. Se potessi esprimere un desiderio… vorrei vivere un giorno nei panni di Samantah Cristoforetti!

Da grande Alessandra Roggia sarà?

Ho smesso di guardare troppo lontano: crescendo, ho imparato a dare più valore agli attimi; la vita è una sorpresa, non possiamo sapere cosa accadrà domani… per questa ragione, il presente ed il futuro per me sono la stessa cosa: il futuro… è quello che sto scrivendo ADESSO!

Redazione: www.fashionchannel.ch – Intervista di Michele Alippi

 

 

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