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03.11.2015 - 06:160
Aggiornamento: 01.10.2018 - 15:36

Il movimento globale di Balmain e H&M

Un viaggio con un’unica fermata: è il movimento globale di Balmain e H&M

Una giornata qualunque, la solita routine. Se non fosse che in metropolitana ti trovi di fronte Kendall Jenner, Gigi Hadid e Jourdan Dunn. Le top model del momento non solo brillano di luce propria, ma indossano anche outfit meravigliosi: gonne a palloncino e pantaloni da odalisca drappeggiati in raso di seta, bluse in velluto dévoré dalle spalle importanti, giacche sfavillanti di ricami e mini dress densamente decorati da sembrare gioielli.

E se avessi anche tu la possibilità di mettere le mani su capi così glamour?

Non è un’illusione, ma un viaggio con un’unica fermata, un movimento globale, dove tutto il mondo è invitato a partecipare: #HMBALMAINATION.

Sono passati 11 anni da quando il colosso di moda pronta svedese avviò la prima collaborazione con il mondo del prêt-à-porter. Da allora ogni anno i fashionisti più incalliti segnano in agenda questo evento, aspettando con ansia la rilevazione della prossima griffe, pronta a mettersi in gioco con il fast fashion. Nel 2004, in coda nella speranza di accaparrarsi un capo creato da Karl Lagerfeld, c’era anche Olivier Rousteing. All’epoca era un ragazzo sconosciuto, oggi è al timone del marchio francese Balmain. Fondata nel 1945 da Pierre Balmain, la casa di moda si fa riconoscere per il preziosismo dei dettagli, i tessuti pregiati e l’eleganza contemporanea.

La moda deve evolversi per sopravvivere, mettendo il cambiamento al primo posto. E nessuno meglio di Olivier Rousteing ha messo in pratica questa strategia. Non si tratta solo di reinventare una linea, cambiare i bottoni o sperimentare nuovi tessuti. Non entra in gioco solo il fattore stilistico. Per evolvere, occorre avere una visione a 360 gradi della realtà.

L’avvento dei social network ha scombussolato anche il fashion system. Gli intenditori più scettici non hanno visto di buon occhio l’utilizzo di Instagram o Snapchat da parte delle case di moda. Rousteing ha capito invece che si trattava di un’alternativa per potenziare l’universo di Balmain, infatti è lo stilista francese con il maggior numero di seguaci su Instagram.

Quale miglior modo quindi per annunciare la collaborazione con H&M, se non quello di utilizzare un semplice hashtag: #HMBALMAINATION.

Il segreto del suo successo è inoltre sancito dall’amicizia con le celebrità, l’ammirazione (reciproca) di Kim Kardashian e un plotone di star in prima fila alle sue sfilate.

“Siamo elettrizzati di aver Balmain come guest designer per H&M. Si tratta di uno dei più importanti esponenti nel panorama attuale della moda. Olivier è riuscito a creare uno stile unico, molte persone sognano di indossare i suoi capi”, racconta Ann-Sofie Johansson, creative advisor di H&M. “La collaborazione è arrivata al momento giusto, sia per il brand sia per H&M.”

La cooperazione fra i marchi di lusso e il fast fashion ha reso la moda più democratica, ma allo stesso tempo ha fatto emergere qualche quesito: possono due mondi così differenti trovare un punto d’incontro? “H&M prende in considerazione tutto il mondo, e io credo che la moda sia per tutti. Fa parte della cultura pop, dove nessuno può sentirsi escluso”, racconta Olivier. “La diversità gioca un ruolo importante per H&M, e questo è il mio più grande hashtag. Entrambi crediamo che la moda dovrebbe essere divertente, e ogni capo che indossi ti dovrebbe far sentire bene. Siamo due mondi diversi, ma abbiamo molto in comune.”

La realtà di Balmain è costituita da lavorazioni complesse, fra cui le decorazioni, i ricami e i drappeggi. Tecniche molto sofisticate e difficilmente applicabili per una multinazionale d’abbigliamento low cost. “Quando abbiamo scelto di collaborare con Balmain, eravamo consapevoli che sarebbe stata una sfida realizzare le decorazioni e i dettagli per le quali il marchio è famoso”, ci spiega Ann-Sofie Johansson. “Abbiamo lavorato duramente con i nostri fornitori, e siamo riusciti a produrre alcuni dei pezzi più complessi mai realizzati per una collaborazione di H&M.”

“Se scegli di collaborare con Balmain, non può esistere il compromesso. Non può esserci il compromesso nella ricchezza, nel dettaglio, nella qualità o nell’attitudine. Il team di H&M ha richiesto il vero DNA di Balmain e ha dato il massimo affinché ogni singolo pezzo fosse perfetto”, aggiunge Rousteing.

La collezione propone l’immaginario di una donna femminile e sensuale, che rappresenta lo stile di Olivier Rousteing. Per l’uomo invece il look è in bilico fra rock e militare. “Ci tenevo a mostrare la versatilità del mondo di Balmain”, spiega Olivier. “Ci sono capi dalla linea oversize, come il blazer intessuto di perle, e altri più attillati, come l’abito ricoperto dai ricami. I pezzi drappeggiati in raso di seta o in velluto dévoré hanno invece un fascino “parisian chic”. La guerriera urbana si può ritrovare nella giacca in pelle dalle spalle squadrate, nel maglione  metallico o nei pantaloni a righe. Ognuno può trovare il suo pezzo nella collezione.”

“Non vediamo l’ora di sapere quali saranno i capi che la gente preferisce, quando la collezione sarà disponibile, il 5 novembre. Ognuno potrà prendere parte al movimento utilizzando l’hashtag #HMBALMAINATION”, conclude la creative advisor di H&M.

Redazione: www.fashionchannel.ch – Fashion Editor: Michele Fornera

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