Wir alle sind Journalisten. Werden Profis überhaupt noch gebraucht?

Chiunque oggi può diffondere qualsiasi messaggio, segnalare eventi, commentare, analizzare e, soprattutto, in modo tempestivo. Dal momento che Internet esiste, chiunque può spontaneamente o pianificato di diventare giornalista in qualsiasi momento. Il risultato: un'inondazione di notizie che sfondano incontrollate e non filtrate attraverso i consumatori dei media. Il lavoro del giornalista è cambiato enormemente. Ciò che era ovvio, è diventato così lussuoso: ad esempio, la ricerca sul sito o la sollecitazione di opinioni diverse su un argomento. Entrambi richiedono molto tempo e quindi un fattore di costo.
Con la competizione online, spesso laici giornalistici, i criteri di qualità cadevano nel lavoro giornalistico. Ad esempio, le fonti e i tempi sono spesso dimenticati in Internet. Le elementari regole giornalistiche furono semplicemente gettate in mare. Ma non troppe informazioni, per quanto possibile solo un aspetto e certamente non il pensiero laterale, quindi ora puoi anche descrivere le esigenze dei giornalisti professionisti. Qui è un professionista nel settore dei media un esploratore e scopritori, un collezionista informazioni, un esploratore e soprattutto un interlocutore scomodo, uno che chiede e nachhakt, uno dei messaggi e assegna a.
Con le numerose possibilità offerte da Internet per la comunicazione, è cambiata anche la relazione tra i relatori e l'oggetto della relazione e dell'oggetto. I politici, ad esempio, stanno sempre più evitando il confronto. Preferiscono twittare piuttosto che fare domande ai giornalisti. In questo modo, occupano il terreno dei giornalisti stessi.
La professione di un giornalista è diventata superflua? No, al contrario. Il relatore può affrontare il mondo grigio di Internet con strumenti "vecchi" come il reportage e la relazione narrativa di realtà tangibile. Ciò può portare contrasto nel miscuglio digitale: messaggio, commento e analisi sono di nuovo distinguibili.