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Sabato 06 | 21.00

48a Stagione Musicale Canonica

Musica

Italia

Con il concerto dell’Orchestra Cameristica di Varese si conclude la 48 a Stagione
Musicale della Canonica
Si conclude Sabato 6 agosto, alle ore 21, con il concerto dell’Orchestra Cameristica di Varese, la 48 a
edizione di “Segno Spazio Armonia”, la Stagione Musicale della Canonica di Brezzo di Bedero.
In linea con la propria missione di riscoprire e portare all’attenzione del pubblico composizioni di grandi
autori italiani e stranieri vissuti a cavallo tra ‘800 e ‘900, anche quest’anno l’Orchestra Cameristica di
Varese offrirà all’attento pubblico internazionale della Canonica bellissime composizioni per archi del
periodo, alcune delle quali in prima esecuzione italiana.
E’ il caso della Serenade for String Orchestra di Mieczysław Karłowicz, uno dei rappresentanti più
significativi della “Giovane Polonia”, il movimento artistico, attivo tra il 1890 e il 1918, che fondava i
propri obiettivi sull’idea di una unificazione delle tendenze moderniste e delle tradizioni nazionali. La
musica di Karłowicz, pur ispirandosi alla scrittura orchestrale di Strauss e Wagner, ha un forte carattere
individuale rivelando una chiara sintesi della tarda tradizione sinfonica tedesca e del modernismo
filosofico polacco, situandosi a buon diritto ai massimi livelli della musica polacca, fra quella di Fryderyk
Chopin e quella di Karol Szymanowski.
La Serenade presentata in questo concerto, scritta da un ventenne Karłowicz, dimostra una padronanza
sicura della tessitura, strumentazione e ortografia della notazione degli strumenti ad arco e una
familiarità con i vari “divertimenti”, “suite” e “serenate per archi” di autori quali Mozart, Grieg,
Tchaikovsky e Dvorak. L’intera composizione è avvolta in un’aura di serenità, buon umore e ottimismo,
difficilmente riscontrabile in altre composizioni di Karłowicz.
Amante della montagna e della fotografia, molto avrebbe avuto da offrirci Karłowicz se la sua vita non
fosse stata spezzata in giovane età da una valanga nel corso di un’escursione sui Monti Tatra.
Gerald Finzi occupa un posto unico all’interno della musica del ventesimo secolo. Si può tranquillamente
affermare che Finzi sia uno dei più sottovalutati compositori britannici, forse a causa della sua breve
vita, o della scarsa produzione, che non gli hanno permesso di raggiungere la fama e il successo di un
Vaughan Williams, Gustav Holst o William Walton, ma c’è così tanta bellezza da scoprire nella musica di
Finzi, che suona così tipicamente inglese malgrado le sue radici italiane, tedesche ed ebraiche. O forse la
ragione della relativa oscurità di Finzi si può ricercare nella sua avversione alla vita di una città come

Londra, che lo portò a stabilirsi nel Wiltshire dove dedicò la sua vita alla composizione e alla coltivazione
delle mele. Le due composizioni in programma, caratterizzate da una ricca varietà umori, da lirismo
elegiaco ad una gioia radiante, passando per una riflessione spirituale che ci trasporta in un’atmosfera
rarefatta, ora pessimistica ora idilliaca, sono due eloquenti esempi del linguaggio di Finzi e dell’influenza
che su di esso ebbe il paesaggio della campagna inglese.
La Downland Suite di John Ireland, ispirata alle bellezze naturalistiche del Sussex Downs, è strutturata in
maniera classica, con un Preludio vagamente in “forma sonata”, un tempo lento, Elegia, dall’aroma
Elgariano, un incantevole Minuetto dal sapore vagamente bucolico e un brillante Rondò finale. La stretta
unità tematica dei diversi movimenti fornisce al lavoro la sua coesione: il tema di apertura del Rondò è
virtualmente quello dell’Elegia, ma solo più veloce, e il Minuetto è l’inversione del tema dell’Elegia.
Originalmente scritta da John Ireland per un concorso tra bande di ottoni e successivamente trascritta
per orchestra d’archi, la Downland Suite è una rappresentazione quasi pittorica dell’amore del
compositore per le “basse” del Sussex. Solare e bucolica la composizione conserva però il suo carattere
“da concorso”: tecnica ed espressiva al tempo stesso, con ritmi complicati e in un certo modo di difficile
lettura per gli esecutori.
Programma del Concerto
MIECZYSŁAW KARŁOWICZ (1876–1909)
Serenade for String Orchestra Op. 2
GERALD FINZI (1901–1956)
Prelude Op. 25 for String Orchestra
Romance Op. 11 for String Orchestra
JOHN IRELAND (1879–1962)
A Downland Suite for String Orchestra
Orchestra Cameristica di Varese
Fabio Bagatin – Direttore

Orchestra Cameristica di Varese
L’Orchestra Cameristica di Varese è un organico presente sulle scene concertistiche da quasi vent’anni.
Si è imposta immediatamente all’attenzione del pubblico e della critica per quelle che sono le sue
principali caratteristiche: qualità del suono, precisione tecnica, attenzione ai problemi storici e stilistici.
Pur trovandosi perfettamente a suo agio nel repertorio orchestrale che si estende dal periodo Classico a
quello Tardo Romantico/Neoclassico, la prerogativa della Cameristica di Varese è quella di ricercare,
riscoprire e portare all’attenzione degli ascoltatori composizioni di grandi autori italiani e stranieri vissuti
a cavallo tra ‘800 e ‘900, per lo più sconosciuti nel nostro paese anche agli intenditori. E così, accanto a
bellissime composizioni di celebrati autori quali Haydn, Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Tchaikovsky,
Grieg, Debussy, Britten, il numeroso pubblico che in Italia e all’estero ha avuto modo di assistere ai
concerti della Cameristica di Varese, ha avuto modo di apprezzare compositori poco presenti nei circuiti
concertistici della musica classica, quali Bloch, Bossi, Bridge, Borodin, Elgar, Finzi, Fuchs, Gade, Hamerik,
Janachek, Jenkins, Massenet, Malipiero, Parry, Rutter, Schreker, Vaughan Williams e gli italiani Martucci,

Sgambati e Respighi, che, come scrive Muti nelle sue memorie: “fecero vita grama e rimasero nell’ombra
perché si ostinavano nobilmente a voler ricondurre l’Italia in seno al filone europeo”.
Fabio Bagatin
Pianista, Fortepianista, direttore di coro e d’orchestra, si è messo in luce in occasione di importanti
manifestazioni nazionali e internazionali, sia in Europa che negli Stati Uniti, riscuotendo ovunque
unanimi consensi di pubblico e di critica. Ha studiato Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra e
di coro presso il Liceo Musicale di Varese e i Conservatori di Bologna e Miano con G. Li Bassi, D.
Lombardi, E. Verona, T. Usuelli, P. Renosto, I. Fedele, G. Bellini, perfezionandosi, dopo i diplomi, in
interpretazione al Fortepiano con P. Badura Skoda e in direzione d’orchestra con F. Ferrara. Presso
l’Accademia Musicale di Pescara ha conseguito il Diploma di Alto Perfezionamento in Direzione
d’Orchestra per il Teatro Lirico sotto la guida di U. Cattini. Primo premio assoluto al Concorso G. Noferini
di Composizione, ha lavorato con molteplici Orchestre, tra cui la Blue Bell Orchestra (Philadelphia),
l’Orchestra Regionale Campana (ex RAI di Napoli), l’Orchestra Sinfonica “Mario Gusella”, la Bohuslav
Martinu Sinfonia, la Zilina Chamber Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Lublino, l’Ensemble Nuova
Cameristica di Milano.

 

Info Evento

Per tutti

Sabato 6 Agosto 2022
dalle 21.00

Indirizzo

Canonica di Brezzo di Bedero

Via Canonica

21010, Brezzo di Bedero

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