Prezzo:

Mercoledì 14 | 19.30

Morcote, 14/6_IL BUONO IL BRUTTO, L CATTIVO

Conferenze

Luganese

Torna il dibattito aperto al pubblico Morcote Dialogo Ambiente - Biosfera Morcote                                      

“Il BUONO, IL BRUTTO e il CATTIVO”                                                          

Comune di Morcote insieme a UNESCO, SUPSI, USI e Istituzioni Cantonali si confrontano su come salvaguardare il nostro territorio partendo da rondini, api, zanzare tigre e coleotteri giapponesi.

Tema caldo di questi giorni è la diffusione della zanzara tigre e indigena nel nostro territorio e nel mondo.  L’incontro a Morcote denominato “IL BUONO, IL BRUTTO e IL CATTIVO” alias “La rondine e le api, la zanzara tigre, il coleottero giapponese”, sarà incentrato proprio su  questo tema partendo dalla tutela di specie di animali “buoni” e arrivando alla riduzione della diffusione di specie nocive per la salute umana e delle colture, come la zanzara tigre. 

Proprio a Morcote, infatti, è stata introdotta, in via sperimentale, la tecnica del maschio sterile (da maggio a settembre verranno effettuati dei rilasci controllati di maschi sterili in un luogo individuato come ideale per l’esperimento). Di questa tecnica si parlerà con il Dr. Eleonora Fl acio, Ricercatrice, Resp. sett ore Ecologia dei vettori / IM/ DACD/SUPS. 

Il dibattito, che si svolgerà allo Spazio Garavello 7 (7° piano Autosilo Comunale Garavello) vedrà altresì la partecipazione di illustri esperti del settore coordinati da Jürg Schwerzmann, Municipale, Capo  Dicastero Turismo Morcote, ideatore di MORCOTE DIALOGO AMBIENTE. 

Schwerzmann ha dichiarato “ll danno ambientale al di fuori del nostro controllo non possiamo impedirlo, ma possiamo fare qualcosa assieme per preservare il nostro territorio” e continua “il ciclo di conferenze Morcote Dialogo Ambiente è nato proprio per offrire la straordinaria occasione per relazionarsi con gli illustri relatori su temi delicati quali ambiente, sostenibilità e salvaguardia del nostro pianeta”

Interventi di: 

Dr. Adine Gavazzi, Cattedra UN ESCO Università di Genova

Plants have a plan.

La Conservazione della natura  a partire dalla rete biotica

 

Dr. Chiara Scandolara, Ornitol oga di Ficedula e BirdLife Svizzera

Una vita in volo tra Morcote e  l'Africa — II buono 1

La rondine simbolo di primavera e della migrazione degli uccelli

 

Dr. Eleonora Flacio, Ricercatr ice, Resp. settore Ecologia de i vettori / IM/DACD/SUPS 

Tecnica del maschio sterile -  II brutto 

Misure integrate per il controllo della zanzara tig re

 

Dr. Cristina Marazzi, Responsa bile Servizio fitosanitario ca ntonale 

Coleottero giapponese (Popillia japonica) - Il cattivo 

Una minaccia per le piante e metodi di lotta

 

Lorenzo Giollo, Biologo, Coordinatore cantonale del Gru ppo Api Selvafiche 

Non solo domenische, non solo sociali - il buono 2, api                                     

Come favorire queste instancabili impollinatrici

 

Al termine dell’incontro, relatori e pubblico potranno confrontarsi durante un rinfresco sulle tematiche esposte attraverso un momento dedicato al Dialogo con gli Esperti

L’incontro “IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO” darà la possibilità di comprendere quali metodi naturali esistono e possono essere applicati dai singoli cittadini per ridurre la diffusione di zanzare tigri e indigene sul nostro territorio e cosa sta facendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ticino, nello specifico, per debellarle.

Si parlerà dell’importanza delle rondini e delle api per il nostro ecosistema ma anche di una specie, poco conosciuta, come il coleottero giapponese, molto dannosa per alcune colture agricole e molte essenze ornamentali. Quest’ultima è una presenza aumentata massicciamente negli ultimi anni, monitorata da parte del Servizio fitosanitario catonale, che ha messo in atto progetti di contenimento, uno dei quali vede coinvolti alcuni comuni ticinesi dei quali si parlerà nella presentazione del 14 giugno

 

“MORCOTE DIALOGO AMBIENTE è un ciclo di dibattiti e incontri aperti al pubblico per creare una piattaforma di formazione e informazione affinchè si potessero trasferire, conoscenze e si potesse informare attraverso un confronto costruttivo tra relatori e pubblico”  ha dichiarato Jürg Schwerzmann, Municipale e Capo  Dicastero Turismo Morcote, e continua “La scelta del tema per Morcote Dialogo Ambiente si basa sia sull'importanza dell'argomento, sia sull’attualità e il dibattito viene costruito grazie alla collaborazione con esperti SUPSI, USI, le istituzioni cantonali e recentemente con UNESCO, diventati parti attivite del progretto. Siamo molto orgogliosi di avere come partner esperti che hanno riconosciuto e riconoscono l’alto livello di competenza e qualità di Morcote Dialogo Ambiente” e conclude “ Durante i primi due appuntamenti  abbiamo riscontrato molto interesse anche da oltre confine e siamo certi che anche il dibattito di mercoledì 14 giugno sarà un incontro che riscontrerà molto interesse tra i ticinesi sia per la qualità dei relatori sia per la tematica affrontata, molto vicina a tutti noi” 

INCONTRI MORCOTE DIALOGO AMBIENTE 

30 settemebre 2022: “Biosfera Morcote: Energia, Crisi e/o Opportunità”

16 giugno 2022  “Biosfera Morcote - Clima”

Luglio 2021: “Biosfera Morcote - Microplastiche”

 

 

 Adine Gavazzi

Architetto svizzero del Politecnico di Milano, specializzato in Antropologia delle Ande e dell'Amazzonia, Adine ricerca Culture Forestali, Paesaggi di Guarigione e Architetture Cerimoniali preispaniche e indigene. Ha lavorato sulla costa peruviana di Cahuachi, Ventarrón e Chaparrí, sulle montagne andine di Ollantaytambo, nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità Machu Picchu e Tiahuanaco, nell'Amazzonia di Mayantuyacu e nella Foresta Nuvolosa di Abiseo. La sua tecnomorfologia sul campo ha strutturato una disciplina teorica e una metodologia per analizzare sia il Patrimonio Archeologico che le Culture Viventi e ha prodotto progetti anche nei Patrimoni Mondiali dell'Umanità di Chauvet in Francia, Sacri Monti ed Etna in Italia, Monte San Giorgio in Italia e Svizzera e Borobudur in Indonesia. In Italia, Adine è membro fondatore della Cattedra UNESCO "Antropologia della Salute" dell'Università di Genova, in Perù è docente presso l'Università Nazionale Pedro Ruiz Gallo di Lambayeque, docente presso l'Università Nazionale Interculturale dell'Amazzonia a Pucallpa e docente presso l'Università Nazionale Interculturale di Quillabamba e ricercatrice ospite presso l'USI Lugano, nonché direttrice del componente culturale dell'Esperienza Río Abiseo nell'ambito del Patrimonio Misto Río Abiseo dal 2017 e co-direttrice del Festival Fiesta del Agua - Far ich Lap a Lambayeque. Adine è autrice di numerosi monografie, tra cui Arquitectura Andina - formas e historia de los espacios sagrados, Microcosmos - visión andina de los espacios prehispánicos e Lima - memoria prehispánica de la traza urbana.

https://cattedraunesco.unige. it/adinegavazzi

 

La Cattedra UNESCO

La Cattedra UNESCO "Antropologia della Salute - Biosfera e Sistemi di Guarigione" ruota attorno al Museo di Etnomedicina A. Scarpa, promuovendo la ricerca interdisciplinare. Esplora pratiche di guarigione, unendo diverse idee di salute, ambienti e medicine, facilitando uno scambio tra scienza occidentale e pratiche tradizionali/indigene. Con oltre 2000 oggetti, il Museo rappresenta il patrimonio etnomedicale più completo al mondo, fungendo da base scientifica per la ricerca sul campo. I progetti legati ai siti di Patrimonio Mondiale, alle culture forestali, ai siti sacri e alla medicina indigena rappresentano esempi di sviluppo sostenibile e rimodellano la salute planetaria. Le foreste, in particolare nell'Amazzonia, formano una rete biodiversa in cui le piante hanno un piano, implementato attraverso una rete vegetale. Le foreste promuovono la diversificazione, i cicli dell'acqua e l'espansione nel tempo. La prospettiva indigena considera le piante come inventori di animali per diffondere i loro semi e rendere il mondo più bello. Questa concezione ha implicazioni reali per il ripristino dell'habitat e per la relazione tra cibo e medicina, fornendo conoscenze preziose per le sfide medicinali contemporanee, in particolare negli ecosistemi del Patrimonio Alpino, dove la conservazione del patrimonio naturale e culturale è ora a rischio e richiede azioni immediate.

Dr. Cristina Marazzi                                                                                                                                                                                      

Il coleottero giapponese, Popillia japonica, è un insetto alloctono inserito nella lista degli organismi di quarantena prioritari sia in Europa (lista A2, EPPO) che in Svizzera (allegato 1, OSalV-DEFR-DATEC). Nonostante non sia  pericoloso per l’uomo, è considerato particolarmente dannoso per diverse colture agricole e molte essenze ornamentali. Dalle sembianze simili al comune maggiolino (Mlolontha melolontha) ma dalle dimensioni molto più ridotte, è estremamente polifago ed ha al suo attivo più di 300 piante ospiti diffuse in tutto il nostro territorio. I primi individui adulti di questo insetto sono stati rinvenuti a sud del Cantone durante l’estate del 2017, da allora la sua presenza è aumentata massicciamente soprattutto nel Mendrisiotto. Oltre il normale monitoraggio del territorio, il Servizio fitosanitario cantonale ha messo in atto dei progetti di contenimento delle popolazioni, uno dei quali vede coinvolti alcuni dei comuni più toccati da questa presenza. Maggiori dettagli durante l’evento previsto.

 

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MORCOTE (CH) Situato sul lago di  Lugano, nel Canton Ticino (Svizzera), Morcote è uno dei più bei villaggi della Svizzera. Le caratteristiche stradine, i portici delle antiche case patrizie, i monumenti architettonici di grande valore, e una vegetazione subtropicale lussureggiante fanno di Morcote la “Perla del Ceresio”, una perla che, nel 2016, si è meritata la nomina a più bel borgo svizzero, ed è iscritta nell'Inventario federale (ISOS) dei borghi da proteggere. Il nome Morcote deriva dal termine protolatino MORA, che indica un’area sassosa, e CAPUT, che sta per testa o fine. MORAE CAPUT significa pertanto fine del monte o della roccia, punta della penisola. La denominazione per l’abitante di Morcote appare per la prima volta in un documento del 926 dc: HABITATOR IN MURCAU. Nel periodo di maggior splendore dell’antico Borgo di Morcò, l’insediamento aveva la forma di un anfiteatro e si estendeva da Vico Morcote fino a Porto Ceresio, chiamato allora Porto Morcote. Uno splendore che continua a incantare svizzeri e turisti provenienti da tutte le parti del mondo.

 

 

Info Evento

Per tutti

Mercoledì 14 Giugno 2023
dalle 19.30

Indirizzo

Spazio Garavello 7,

7° piano, autosilo comunale Garavello

6922, Morcote

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