Ka forza sottile del bustier Mirko Tomei apre le porte dell’atelier e riscrive la sensualità in chiave couture
Mirko Tomei apre le porte dell’atelier e riscrive la sensualità in chiave couture
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C’è chi fa moda e chi la scolpisce: Mirko Tomei appartiene decisamente alla seconda categoria. Ultimamente, il designer ha deciso di raccontare sui social il dietro le quinte del suo atelier, mostrando la genesi dei suoi capi più iconici – primo fra tutti, il bustier.
«È una costrizione scelta» dice, con quel tono da stilista-filosofo che sa bene dove vuole andare. «Un capo che incornicia la femminilità, ne disegna i contorni, ne amplifica l’aura. Ma sempre con gusto, mai con forzature». E da qui prende vita la sua nuova collezione: bustier rivisitati, abbinati a blazer sartoriali, tuxedo decisi e gonne scultoree.
Il bustier – racconta Tomei – è stato il primo amore, il primo capo mai disegnato. E oggi diventa il manifesto di un’eleganza nuova, pulita, consapevole. «La sfida è liberarlo dalle sue rigidità storiche, senza perdere un grammo di sensualità».
Il suo segreto? Matericità couture e artigianato autentico. Mikado, duchesse, taftà e tulle sono i nuovi strumenti del desiderio. Perché, come insegna Mirko, la sobrietà può essere il più affilato degli erotismi.
Redazione Fashion
