Belleke Gioielli: forme autentiche che raccontano il gesto umano L’identità materica di Isabelle Gandini tra cera, metallo e pietre vive
L’identità materica di Isabelle Gandini tra cera, metallo e pietre vive
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MILANO - Belleke Gioielli nasce dalle mani di Isabelle Gandini, designer, artigiana e gemmologa che ha scelto la cera e il metallo come linguaggio espressivo. Ogni pezzo conserva la traccia del gesto, rifiutando simmetria e ornamento per lasciare emergere curve irregolari, superfici vive e volumi schietti. Un processo che privilegia la verità della materia, non la sua perfezione.
La sua formazione — Scuola Orafa Ambrosiana, Alta Gioielleria e gemmologia presso l’IGI — definisce uno sguardo rigoroso su pietre e metalli. La tecnica della cera persa diventa così il mezzo per creare oggetti non replicabili, in cui ogni variazione è carattere.
Le collezioni spaziano tra anelli, bracciali, orecchini, spille e collane in bronzo giallo o rosso e argento, con possibilità di realizzazione in oro. I volumi scultorei dei modelli Bombato e Irregolare dialogano con gli anelli con pietre — tormaline, rodoliti, zaffiri, rubini — dove la gemma non decora, ma struttura il gioiello. Accanto, la capsule Rococò esplora la continuità del metallo, mentre le linee Entropia ed Earth rivelano un’anima sperimentale: qui il metallo si inclina, si apre, segue la pietra e ne assume il ritmo.
Ogni creazione resta unica, mai copia di sé stessa. In Belleke Gioielli vive una visione cristallina: non ornamenti, ma oggetti che custodiscono tempo, concentrazione e autenticità.
Redazione Fashion
