ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala
DANZA & BALLETTO
21.12.2020 - 16:000

Grandi Momenti di Danza tra classico e moderno

In scena i Primi ballerini, Solisti e Artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretti da Manuel Legris

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA &  BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

MILANO - Classico e moderno, tradizione e creazioni del nostro tempo: fra musica e coreografia questa serata concepita dal Direttore del Corpo di ballo scaligero Manuel Legris abbraccia la storia del balletto, la sensibilità del Novecento e la creatività contemporanea, per mettere in risalto la versatilità stilistica e interpretativa dei danzatori scaligeri. La serata di gala è stata registrata e verrà trasmessa da Rai Cultura nei primi mesi del 2021, la data esatta verrà comunicata prossimamente.

Rievocate pagine immortali, da La Sylphide, titolo capostipite del balletto romantico qui nella versione di August Bournonville (1836), per ricreare nel passaggio del secondo atto con James e la Silfide nella foresta incantata regno delle Silfidi, quella tensione tra reale e sovrannaturale, tra spirito e materia, a Le Spectre de la rose nella versione di Rudolf Nureyev da Fokin, per riportare attraverso la versione del grande Rudy la leggendaria avventura creativa dei Ballets Russes con Nijinskij che ne fu la prima incarnazione, languida e vibrante, accanto a Tamara Karsavina.

E ancora, con il passo a due della Civiltà che libera lo Schiavo dalla prigionia, l’italianissimo Excelsior riporta in scena la storia della Scala (dove nacque nel 1881, su libretto e coreografia di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco e scene di Alfredo Edel, esaltazione delle conquiste del Progresso scientifico e tecnologico che unisce e affratella i popoli) e la storia recente dell’edizione firmata nel 1967 da Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, alla Scala dal 1974, che ha alleggerito costruzione, orchestrazione, pantomima e organico dell’originale mantenendo intatto l’estro del “ballo grande” manzottiano e il sapore antico dello spirito italiano in danza.

Virtuosismo ed energia, che esplodono nel “Grand pas de deux” dal terzo atto di Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, uno dei veri cavalli di battaglia della Compagnia, in repertorio alla Scala dal 1980, quando fu Nureyev stesso protagonista accanto a Carla Fracci.

Lirismo, energia e spirito d’avventura in Le Corsaire, tra i più impressionanti “ballet d’action” del XIX secolo, qui nella versione creata da Manuel Legris nel 2016 per lo “Staatsballett di Vienna”: diversi estratti riportano l’essenza della sua produzione, dal nuovo lavoro coreografico e di ricerca musicale nella danza delle Odalische, alle danze di carattere che esaltano il Corpo di Ballo, alle danze dei pirati nell’originale del Teatro Mariinskij, fino a al passo a due della camera di Medora e Conrad.

Storia ma anche modernità, e nuova linfa coreografica del nostro tempo, che portano per la prima volta alla Scala Philippe Kratz, fra i migliori nuovi coreografi per l’originalità del suo lavoro, dallo stile molto personale, che ha rimontato per gli artisti scaligeri il trio conclusivo, sulla “Berceuse op 57” di Chopin, di SENTieri, sua creazione per “Aterballetto” del 2014, estratto che Manuel Legris invitò già a rimontare per la sua compagnia a Vienna nel 2016, e che riportano sul nostro palcoscenico Progetto Händel, creazione che Mauro Bigonzetti, tra i maggiori coreografi italiani del nostro tempo, destinò nel 2017 proprio al Balletto della Scala, tornando al suo grande amore per la musica antica e barocca, assecondando i timbri e i cromatismi delle diverse situazioni musicali, con un comune denominatore: il fascino del teatro, dell’immaginazione e della fantasia del mondo barocco evocato dalle note di Händel: qui, nel passo a due dal secondo atto, la celebre “Sarabanda dalla Suite n. 4 in re minore per clavicembalo”.

In scena per “La Sylphide” Vittoria Valerio e Nicola Del Freo; per “Le Corsaire” Virna Toppi, Marco Agostino, Antonella Albano, Mattia Semperboni, Agnese Di Clemente, Giaia Andreanò, Linda Giubelli; per “SENTieri” Alessandra Vassallo, Christian Fagetti, Andrea Risso; per “Excelsior” Martina Arduino e Federico Fresi; per “Progetto Händel” Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado; per “Le Spectre de la rose” Emanuela Montanari e Claudio Coviello; per “Don Chisciotte” Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Gaia Andreanò. Con il Corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da David Coleman.

Un altro appuntamento imperdibile con il Balletto della Scala sarà lunedì 21 dicembre alle ore 20, sul sito e sugli account social Facebook e Youtube del Teatro alla Scala con il nuovo Direttore Manuel Legris (già celebre étoile dell’Opéra di Parigi e Direttore dello Staatsballet di Vienna per un decennio al fianco dell’attuale Sovrintendente scaligero Dominique Meyer), impegnato in una prova aperta al pubblico visibile in streaming per il passo a due dallo “Schiaccianoci” con la storica coreografia di Rudolf Nureyev.

(foto: ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala)

a cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)

 

Potrebbe interessarti anche
Tags
teatro
legris
balletto
scala
manuel
ballo
corpo
grand
scena
momenti
© 2024 , All rights reserved