Alessandro Frigo firma una collezione sospesa tra memoria e leggerezza, dove la sartorialità italiana diventa poesia luminosa.
Le rubriche di fashionchannel.ch: “SPECIALE MODA PRIMAVERA/ESTATE 2026"
MILANO - C’è un istante d’estate in cui la luce si ammorbidisce, smette di graffiare e inizia a cullare. È la soglia tra giorno e sera, il punto in cui la realtà sfuma nel sogno: un territorio sospeso, dove il tempo si allunga e la memoria prende forma. Da questa sensazione nasce Un Rêve d’Été, la nuova collezione Spring/Summer 2026 di ALEPH firmata da Alessandro Frigo.
È un racconto visivo che celebra la leggerezza come destinazione naturale, la calma come espressione di eleganza, la semplicità come equilibrio raggiunto. Il bianco delle architetture mediterranee dialoga con la terra arsa dal sole, con la sabbia, con le reti dei pescatori; nell’aria il profumo delle fresie incontra il vento salmastro.
Le silhouette oscillano tra rigore e morbidezza: camicie impalpabili, abiti che scorrono come un respiro, pantaloni ampi, giacche che reinterpretano il tailoring con grazia architettonica. L’abito non costringe mai, accompagna: sfiora il corpo, lo segue, lo racconta.
Le palette cromatiche attraversano bianco, ecru, sabbia, terra, fino al nero profondo. Le materie — cotoni lavati, lini, garze e trame leggere — traducono un savoir-faire italiano fatto di precisione e sensibilità tattile. Un Rêve d’Été non rincorre, contempla: ogni capo è un frammento di equilibrio, una dichiarazione silenziosa di stile che unisce maschile e femminile, struttura e fluidità, pensiero e sogno.
Redazione Fashion