Guess lancia una campagna con modella AI su Vogue USA: polemiche e visioni opposte
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MILANO - Con la nuova campagna Guess pubblicata su Vogue USA, l’intelligenza artificiale fa il suo ingresso da protagonista nel mondo della moda: per la prima volta, una modella interamente generata dall’AI è al centro di un’adv globale. Il risultato? Un’esplosione di polemiche che scuote il fashion system e il mondo della comunicazione.
C’è chi parla di svolta creativa epocale, come Vicky Gitto, che la definisce un’operazione pubblicitaria geniale e “impossibile da replicare con lo stesso budget”. Altri, come Cesare Casiraghi, leggono il fenomeno come inevitabile e legato a un’estetica che cambia in base alla società e alle percezioni cognitive alterate dal digitale.
Ma i toni si accendono quando si tocca il tema dell’inclusione e della body positivity: per alcuni psicologi, queste immagini rischiano di rinforzare modelli di bellezza irrealistici. Per altri, come Davide Ciliberti, proprio l’evidente artificialità dell’immagine diventa un’arma per disinnescare gli stereotipi.
Moda o illusione? Il dibattito è appena iniziato.
Redazione Fashion