Il lavabo Flow - selezionato nella categoria ‘Design per l’Abitare’ è realizzato in marmo bianco di Carrara
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La collaborazione tra l’azienda toscana e il designer di fama Paolo Ulian rappresenta un viaggio audace alla ricerca di un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Questo sodalizio creativo si concentra sul dialogo tra materiali antichi, come il marmo, e le tecnologie più all'avanguardia. Un esempio lampante di questa fusione è il progetto "Flow", un lavabo che sfida le convenzioni estetiche tradizionali trasformandosi in una vera e propria opera d'arte.
"Flow", un nome evocativo che fa riferimento alla fluidità e alla continua metamorfosi, nasce dall'ispirazione che l'acqua, con la sua forza generatrice, porta nel processo creativo. Il CEO Andrea Lupi evidenzia come questo "oggetto sperimentale" esalti un dettaglio che normalmente verrebbe considerato un errore: il taglio water-jet. Questa tecnica, solitamente utilizzata per la sua precisione, in Flow diventa protagonista grazie all’effetto sfrangiato e plissettato che conferisce al pezzo un aspetto unico e distintivo.
A differenza dei lavabi comuni, Flow si presenta come una scultura unica che trasforma il difetto in decoro essenziale, esaltando la bellezza intrinseca del marmo. Tale innovazione estetica reinterpreta un materiale classico, rendendo Flow più di un semplice complemento d’arredo; è un pezzo di design che racconta una storia di maestria artigianale attraverso la sua estetica audace.
Un ulteriore esempio di come Flow reinterpreti le tecniche tradizionali è la sua efficiente sostenibilità. L'uso del taglio water-jet non solo offre una qualità estetica senza pari ma permette anche una maggiore ottimizzazione del materiale. Questa modalità di lavorazione consente infatti di ricavare diversi lavabi da un singolo blocco di marmo, ciascuno con diametri variabili. Tale approccio riduce lo spreco di risorse e si sposa perfettamente con una visione più responsabile e sostenibile della produzione.
Redazione Abitare