Bolle-Zakharova nel “Lago dei cigni”

Le rubriche di fashionchannel.ch: “DANZA & BALLETTO” con la Direzione artistica di Michele Olivieri

MILANO – Per lo spazio dedicato alla danza, Rai Cultura dedica la visione accademica dell’arte del balletto con il classico “Lago dei cigni”, in onda domenica 17 gennaio alle ore 10 su Rai5, nell’edizione del 2004 andata in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano, per la Stagione del Teatro alla Scala, con la direzione musicale di David Garforth e il Corpo di Ballo scaligero.

Sul palco due star incontrastate della danza internazionale: Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, nei panni di Siegfried e Odette/Odile. La regia e la coreografia (qui ripresa da Florence Clerc e Frédéric Olivieri) è firmata da Vladimir Bourmeister (lontano discendente di Čajkovskij) che la realizzò nel 1952, basandosi sulla partitura originale del balletto, mantenendo quella del secondo atto firmata da Lev Ivanov. Le scene e i costumi sono a cura di Roberta Guidi di Bagno, mentre la regia televisiva è di Tina Protasoni. La direzione d’Orchestra è affidata al M° James Tuggle.

A fianco delle due étoiles troviamo Gianni Ghisleni (Rothbart); Antonino Sutera (Buffone); Sabrina Brazzo (principessa); Flavia Vallone (Regina); Passo a quattro: Beatrice Carbone, Maria F. Garritano, Alessandro Grillo, Mick Zeni.

Vladimir Bourmeister, coreografo sovietico è soprattutto noto per questo Lago che realizzò nel 1952, e che a differenza di altre coreografie dell’epoca fu progettata per essere correlata all’intenzione originale di Čajkovskij, pur essendo allestita in tempi moderni. Il maggiore cambiamento si trova nell’aggiunta di un prologo che mostra Odette trasformata in un cigno da Rothbart (con il suggestivo passaggio dal tutù lungo a quello corto). Nella scena del ballo, Bourmeister ha reso Odile una ragazza attraente piuttosto che seducente, così da rendere a suo avviso più realistico il ritratto di Siegreid e Odette. Nel primo atto viene introdotto un nuovo personaggio, il buffone, al fianco del principe. Nel quarto atto, il bene trionfa sul male e Odette torna ad essere una principessa, con il passaggio nuovamente al tutù lungo. Al debutto la coreografia venne accompagnata musicalmente dall’Orchestra Stanislavsky e nel 1960 fu portata in scena dal Balletto dell’Opéra di Parigi.

A cura di Michele Olivieri (Direttore Sezione Danza)