Un cognome che racconta la storia di una famiglia e il legame profondo con le proprie radici
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ROMA - Dopo il successo in tv e nella musica, Leo Gassmann si prepara al debutto teatrale. Il 26enne salirà sul palco dell’Arena di Tor Bella Monaca a Roma accanto a sua madre, Sabrina Knaflitz, in "Ubi Maior". Un'esperienza carica di emozione e significato, che Leo racconta in un’intervista a Il Messaggero.
Parla del nonno Vittorio, icona del cinema italiano, morto quando lui aveva solo due anni: “Lo ritrovo ogni giorno in mio padre. Non solo nell’arte, ma in un certo modo di vivere e di educare che si tramanda”.
C'è spazio anche per un dettaglio curioso sul cognome. Perché Gassmann, con due "n"? “La mamma di Vittorio, la mia bisnonna, ne tolse una durante le leggi razziali. Mio padre Alessandro, con orgoglio, l’ha voluta ripristinare: va fiero delle sue origini ebraiche”.
Sul palco, tra passato e presente, Leo continua a scrivere la storia di una famiglia che ha fatto della cultura un’eredità viva.
Redazione Gossip
