PEOPLE/SOCIETA'
13.05.2019 - 10:000
Aggiornamento: 10:33

Intervista a Simona Bernasconi con la figlia Carolina

Nel giorno della festa della mamma abbiamo incontrato Simona Bernasconi, attrice e volto noto della RSI insieme a sua figlia Carolina

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LUGANO - Carolina ha 20 anni e ha accettato di rispondere - con la mamma Simona -  a questa doppia intervista. Scopriamo insieme cosa ci hanno raccontato del loro rapporto.

Carolina, in una sola parola come definiresti tua mamma?

Il mio sole.

E tu Simona come definiresti con una parola Carolina?

Il mio orgoglio.

Carolina, che tipo di mamma è Simona?

È la mia migliore amica prima di tutto, anche se a qualcuno potrà sembrare strano. Fino ad ora non ho mai incontrato nessuno al mondo così conseguente con le parole che dice.

E Carolina che tipo di figlia è?

Prima di essere mia figlia è una persona ed è un mondo a sé. Per me, che sono la sua mamma, è la figlia migliore che il destino potesse regalarmi. È una ragazza incredibilmente sensibile e generosa.

Cosa apprezzi particolarmente di tua mamma?

Come riesce ad affrontare ogni giorno la vita, con impegno ed entusiasmo nonostante i piccoli grandi dispiaceri che attraversa come ogni essere umano.

E tu Simona cosa apprezzi di tua figlia?

La sua profondità. Si mette sempre in discussione e cerca in ogni occasione di dare il meglio di sé.

Il peggior difetto di tua mamma?

Nella notte finisce barattoli interi di Nutella e poi li ripone, vuoti, in dispensa facendomi credere che siano pieni ed io puntualmente ci casco, (ride). Scherzi a parte, credo che in alcune circostanze sia troppo buona e generosa con tutti, anche con chi le ha fatto del male.

E quello di Carolina?

Non ha ancora la patente e quindi mi costringe ad andare a recuperarla in piena notte (spesso in pigiama e in condizioni pietose) a qualche festa o in qualche locale. In realtà la colpa è tutta mia perché fino a quando non sarà lei a guidare le ho categoricamente vietato di salire nell’auto di amici e conoscenti e lei per non tradire la mia fiducia addirittura segue a piedi i suoi amici con le moto che per non abbandonarla si mettono a pedalare. (I suoi amici mi mandano i video per testimoniare).

Come ha reagito tua madre ad una brutta nota o a qualche tuo fallimento scolastico?

Abbiamo festeggiato anche per un 3 in matematica. La mamma mi ha sempre detto una cosa fin da quando ero piccola: “Il vero successo è quando dai tutta te stessa e tutto il tuo impegno per fare il massimo che puoi”, del risultato a lei è sempre importato poco. Per me questa è stata una lezione importante per imparare ad accettare le mie piccole grandi sconfitte.

Tua figlia ha sempre appoggiato le tue scelte professionali?

In generale sì, conosce bene l’impegno e il sacrificio che ogni tanto comporta prepararsi per una sfida importante. Ho sempre sentito il suo appoggio e per me è stato fondamentale. In fondo l’unico parere che per me conta è quello delle persone che amo.

Carolina, tua madre da qualche anno è diventata una persona piuttosto conosciuta nel nostro cantone, è cambiata in qualche modo la vostra vita? Hai mai vissuto come un fastidio questa professione?

Ho sempre considerato il lavoro di mia mamma come un qualsiasi altro mestiere, certo è fuori casa più di 10 ore al giorno quando è di turno e, soprattutto all’inizio, ho sentito la sua mancanza e so che per lei è stato lo stesso. L’aspetto un po’ più fastidioso è che a volte alcune persone abusano della pazienza della mamma diventando insistenti, ma questo si sa, fa parte del gioco.

Simona, se tua figlia in futuro volesse intraprendere la tua stessa professione ne saresti felice?

Se lo sente ripetere da quando era piccolina: “Fai della tua vita ciò che vuoi, ma qualunque cosa tu scelga cerca di rispettare la tua natura”.

Parliamo di look, qual è la versione di tua madre che preferisci?

La adoro nel tempo libero quando indossa i jeans, le sue All star preferite, una giacca da smoking e sotto una delle sue magliette con delle scritte o delle immagini improbabili.

E tu Simona hai mai interferito nel modo di vestire di tua figlia?

Da quando ha smesso di vestirsi come un famoso rapper italiano (sudavo ogni volta che mi chiedeva il mio parere), applaudo anche quando la vedo uscire in tuta da sci.

Carolina, come quasi tutti gli adolescenti hai avuto anche tu il momento “No mamma vado da sola, fingi di non conoscermi e lasciami a 100 metri dalla scuola”?

No, al contrario, ancora oggi io mi diverto da morire solo quando mia mamma è con me in ogni circostanza e vi posso garantire che insieme ne abbiamo combinate e continuiamo a combinarne di tutti i colori, cose che purtroppo non posso svelare. A volte mia madre mi guarda e mi chiede “Amore, ma quando andrai a vivere da sola?” io la guardo e con un sorriso minaccioso le rispondo “Mai mammina mia”, (ridono).

Simona, un’ultima domanda prima di concludere, hai deciso di avere un figlio quando eri poco più che vent’enne, è una scelta che rifaresti?

Ho avuto Carolina quando ero appena una ragazza e sua sorella Camilla poco prima dei 30 anni, due esperienze completamente diverse. Carolina ed io siamo cresciute insieme. Ho imparato strada facendo a fare la mamma e ancora ogni giorno imparo cose nuove. Rifarei mille volte queste scelte, le mie figlie sono il senso di tutta la mia esistenza e spero, nonostante tutti i miei limiti, che possano essere fiere della loro mamma.

Redazione

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