FASHION/CURIOSITÀMarco Coretti nel prestigioso Kyoto Costume Institute

14.11.2024 - 18:30
Couturier italiano tra i più talentuosi degli ultimi decenni
@marco coretti tahiti tattoo foto barbieri
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Marco Coretti nel prestigioso Kyoto Costume Institute
Couturier italiano tra i più talentuosi degli ultimi decenni

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ROMA - Marco Coretti è un nome che risplende nel firmamento della moda italiana. Riconosciuto per la sua straordinaria creatività e per il suo approccio innovativo al design, Coretti ha recentemente ottenuto un prestigioso riconoscimento: l'inclusione di una selezione delle sue opere nell'archivio dell'illustre Kyoto Costume Institute. Questo annuncio è come una nota sinfonica che risuona nel mondo della moda, celebrando un artista il cui talento ha viaggiato ben oltre i confini del suo paese nativo.

Il Kyoto Costume Institute, fondato nel 1978, è un'istituzione di fama mondiale nel campo della moda. La sua missione principale è quella di custodire, studiare e divulgare le espressioni più significative della moda occidentale. Con un patrimonio che vanta oltre 13.000 capi e accessori, e 20.000 documenti storici, il centro ospita opere di leggendari stilisti come Chanel, Christian Dior e Louis Vuitton. Una delle sue sezioni più notevoli è dedicata a Comme des Garçons, che contiene un'impressionante collezione di 1.000 capi.

Nel prestigioso archivio del Kyoto Costume Institute, Marco Coretti entra con ben trenta outfit che rappresentano il culmine della sua carriera creativa. Tra queste creazioni figurano pezzi storici come quelli della collezione ispirata all'artista Capogrossi, presentata nel 2003 al Museo d’Arte Contemporanea di Roma, e la collezione Tahiti Tattoos del 2002, che prende vita dal libro di Giampaolo Barbieri. Inoltre, la White Collection del 2000, caratterizzata da un colore Pantone registrato, è diventata il leitmotiv della sua arte. Alcuni di questi abiti, tanto iconici quanto sofisticati, sono stati indossati da celebrità del calibro di Grace Jones, Vanessa Redgrave e Béatrice Dalle.

Coretti esprime un sincero apprezzamento per il lavoro del Kyoto Costume Institute, sottolineando l'importanza della sua attività di conservazione e divulgazione della moda tra le nuove generazioni. Attraverso questa collaborazione, egli spera di contribuire alla formazione di nuovi couturier e designer, ispirando futuri talenti a scoprire e studiare la moda nella sua essenza più pura. L'inclusione delle sue creazioni nell'istituto giapponese non è solo un riconoscimento del suo straordinario lavoro, ma rappresenta anche un ponte culturale tra l'oriente e l'occidente, un legame che arricchisce il panorama mondiale della moda.

Redazione Fashion

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